In un recente articolo pubblicato sul sito rocketchainsaw.com, Andrew Cathie ha denunciato l’aumento dei prezzi dei titoli per console next-gen, in particolare per PlayStation5.
Se è vero che l’editore faccia riferimento al mercato australiano, che ha sempre subito un rincaro di tasse non indifferente, costringendo molti gamers a strizzare l’occhio al mercato americano per risparmiare qualche dollaro, rinunciando a compatibilità di regioni e disponibilità al D1, è anche vero che tale situazione si sta verificando anche da noi in Europa.
Pioniere di questo aumento spropositato dei titoli è stata Sony che, ricordiamo, il giorno del lancio della console ha fissato il prezzo dei titoli a 79.99€, tra i 5 e i 10 euro in più rispetto alla precedente generazione.
Come denunciato dal collega Cathie, non solo ci troviamo difronte ad una console che essendo appena uscita non ha ancora un parco titoli tale da garantire ampia scelta al videogiocatore, ma lo stesso si ritrova anche a dover pagare dei prezzi elevati in un periodo dove da un lato viviamo una delle crisi economiche più grandi della nostra storia e molte persone si sono ritrovate disoccupate e part-time, dall’altro abbiamo un’industria videoludica in totale esplosione con molteplici titoli da giocare, ma che con determinati prezzi imposti si proietta come un hobby d’élite.
E voi cosa ne pensate? Siete sempre disposti a pagare titoli a prezzo pieno al day one o preferite attendere e strizzare l’occhio all’usato?