Dopo la flop, ovviamente, abbiamo deciso di fare una Top 20 del decennio 2010-2019. Questa volta abbiamo invece deciso di selezionare venti titoli, ma purtroppo, non essendoci trovati d’accordo, ad eccezione della prima posizione, faremo una classifica separata in cui ognuno esporrà il proprio piazzamento e le motivazioni di tale scelta. Anche se vi anticipiamo che spesso ritroverete molti titoli ripetuti, seppur in posizione differente.
- THE LAST OF US (Christi90)
Oggettivamente non si può negare la grandezza di quest’opera a livello di gameplay, narrativa, grafica, qualità made in Naughty Dog. Non posso negare che io personalmente non abbia apprezzato tantissimo il titolo, un po’ per il periodo storico in cui l’ho giocato, un po’ perché non mi ha mai preso al 100%, ma non posso negare che è stato un titolo che ha segnato la storia videoludica e da cui molti titoli hanno tratto ispirazione.
- MORTAL KOMBAT X (Ludok)
Premesso che non sono un amante dei picchiaduro e non sono un pro player, devo dire che tra tutti quelli che ho provato mi ha divertito, sia per piccoli retaggi dell’infanzia colto dalla voglia di fare fatality e vedere un po’ di sangue, lo ritengo veramente il miglior picchiaduro del decennio.
- THE WONDERFUL 101 (Christi90)
Titolo che probabilmente non tutti non conoscono, usci per Wii U esclusiva Nintendo di PlatinumGames. Gameplay originalissimo, storia molto carina, una perla che andrebbe giocata, sperando in una remastered su Switch per favorirne la diffusione. Se potete, recuperatelo.
- ASTROBOT (Ludok)
Tra i titoli in VR ho preferito premiare questo perché permette di comprendere le potenzialità del visore, di familiarizzare con l’ambiente di gioco e risulta piacevole da giocare. Un bel passatempo. Non ha un target esclusivo per i più piccoli.
- UNDERTALE (Christi90)
Tra gli indie ero indeciso se premiare lui o Salt&Sanctuary che probabilmente sarebbe presente in una top allargata, alla fine l’ha spuntata Undertale perché rigiocato recentemente su PS Vita, ci ho trovato una trama stupenda, genialità di gameplay, possibilità infinita di scelte, sempre azzeccatissime, si merita la top.
- CRASH TEAM RACING (Ludok)
Mentre il nostro Christi90 gli ha dato la flop, io l’ho premiato con la top, perché i giochi di corse non sono i miei preferiti, quindi non ho interesse nel ricercare grafica, millesimo, vorrei soltanto divertirmi e questo titolo ci è riuscito. Anche qui tanto effetto nostalgia ricordando di quando esisteva solo ed unicamente la coop locale.
- DÉRACINÉ (Christi90)
Stesso discorso fatto da Ludok, volevo premiare un titolo VR ed ho scelto questo più di Astrobot, perché la trama mi ha fatto molto riflettere, profonda, grandissimo studio dietro, vuol trasmettere un messaggio e ci riesce. Magari non un ottimo gameplay, molto semplice, ma un level design di alto livello, molto ricercato, dettagli di ambientazioni, oggetti che fanno meritare la top a questo titolo.
- SUPER MARIO MAKER (Ludok)
Bel titolo, anzi, bei titoli, compreso anche il secondo capitolo. Gameplay geniale, ampiamente condiviso dal pubblico, creazioni di livelli tra cui alcuni che rimarranno nella storia. Bellissima idea di Nintendo.
- SHADOW OF THE COLOSSUS (Christi90)
Volevo inserire un remake nella mia top e penso che questo sia uno di quelli meglio fatti insieme a Spyro. Senza nulla togliere a Resident Evil 2 Remake, come impatto di videogiocatore, mentre in quel caso c’è stato tanto fan service (e fatto bene), qui, invece, parliamo di una vera e propria opera videoludica, sia in senso narrativo, sia dal punto di vista del gameplay, molto intimo, non tutti lo apprezzano, ma se colto in profondità ti segna.
- THE BINDING OF ISAAC (Ludok)
Ha creato un genere, o, meglio, rispolverato degnamente e da qui sono nate tante altre piccole copie. Pertanto se un titolo diventa così famoso da ispirare un’intera tipologia di videogiochi, è un titolo che merita di essere premiato.
- MARVEL’S SPIDERMAN (Christi90)
Difficilmente un gioco mi ha tenuto incollato tanto sia a livello di storia che di gameplay. Un’esclusiva PS4 che è passata un po’ in sordina, ma che non mi ha mai annoiato. Una mappa fantastica che ti fa vivere New York al meglio. End game mai noioso, belle missioni secondarie, sfide, boss secondari. Le boss fight in generale sono stupende. Trae ispirazione dai fumetti, ma la storia è originale, quindi sono riusciti a creare un bellissimo intreccio che pone già le basi per il titolo successivo.
- FIRE EMBLEM THREE HOUSES (Ludok)
L’RPG per eccellenza del decennio. Non è un genere che mi fa impazzire, ma questo è stato davvero bello, a differenza del tanto acclamato Octopath Traveller che è molto più pesante da digerire.
- SUPER MARIO 3D WORLD (Christi90)
Altro titolo di Wii U, che è stata inserita come console in diverse flop del decennio. Ma in realtà ha tantissime esclusive di livello da giocare ed è il motivo per cui ho deciso di premiare Super Mario 3D World, più di tutti gli altri titoli dedicati al nostro idraulico baffuto usciti in questo decennio, perché molto sottovalutato, level design di altissima fattura, gameplay molto più divertente di Odyssey, agli stessi livelli di Galaxy 2, ma anche un livello di difficoltà elevato a discapito della linearità che caratterizza questi titoli.
- DERACINÈ (Ludok)
L’ho portato cosi in alto perché a me piacciono le opere videoludiche che fanno riflettere e Déraciné ha una morale che per quanto possa essere magari spicciola, scontata, ma neanche tanto, ti segna e ha dietro uno studio, nonostante il team di Miyazaki all’epoca fosse impegnato su Sekiro, sul mondo delle fate, romanzi, novelle. Fluido, semplice, è una storia che vi farà riflettere. Esperimento ben riuscito per VR.
- CUPHEAD (Christi90)
Nient’altro da aggiungere su di un titolo che ha stupito e continua a stupire. Non è solo difficile, ma direzione artistica e lavoro di altissima qualità, prende ispirazione da cartoni animati dell’epoca e non solo. Ogni singolo boss ha una sua caratteristica che riprende elementi di personaggi specifici. Tanta qualità. A tal proposito vi consigliamo anche un video di Moccia che spiega lo studio dietro al Cuphead e le rievocazioni del passato.
- SALT AND SANCTUARY (Ludok)
Mi è piaciuto tantissimo, la giusta difficoltà, le giuste meccaniche di gioco, non è un metroidvania o soulslike, è semplicemente unico e bello. Inoltre anche qui c’è un grosso studio dietro e una storia non raccontata colta attraverso oggetti e non solo che un utente di reddit è riuscito a trascrivere attraverso un pdf chiamato The Drowned Tome, recuperatelo se riuscite.
- RESIDENT EVIL 7 (Christi90)
Questo più del 2 Remake, perché come già detto, Capcom sapeva di avere soldi facili e giocare in casa con quel titolo tanto acclamato e voluto. Con RE VII invece è riuscita a rispolverare una saga creando una trama bella che si discosta dal filone principale nonostante qualche riferimento e rinnovando anche il gameplay, soprattutto nella versione con VR, dove risulta essere un’esperienza bellissima.
- HOLLOW NIGHT (Ludok)
Sto premiando molto gli indie perché credo molto in questo mercato ed è un modo come un altro per esternare il mio desiderio di aver voluto fare il programmatore, ma scherzi a parte, è un metroidvania che merita di essere giocato perché lascia senza parole. Sembrerà essere una frase stupida, ma no, ci si immerge nelle ambientazioni e ci si perde nella bellezza grafica, oltre ad avere una trama discreta.
- FINAL FANTASY XV (Christi90)
Proprio da poco ho avuto una discussione sulla pagina di un creative director che da poco lo ha iniziato perché un hater ha deciso di ribattere ad un mio commento in cui davo i pro e i contro del titolo. Ricordiamo la shitstorm cui fu soggetto il titolo. Secondo me è un buon titolo con un’ottima trama che ha avuto la sfortuna di chiamarsi Final Fantasy. È vero, buchi di trama, ma gli hanno colmati con DLC e un supporto costante durato oltre 2 anni. Trama stupenda che fa emozionare soprattutto nel finale, E a livello del gameplay mi ha divertito un sacco. Ricordatevi hater di FFXV delle spalate di merda del gameplay quando uscirà VII Remake, perché lo abbiamo provato abbondantemente in esclusiva e ci sono tantissimi punti in comune.
- UNDERTALE (Ludok)
L’ho premiato molto più di te, perché Undertale è Undertale. OST di altissimo livello tra le altre cose già citate, gran titolo. Nient’altro da aggiungere.
- DEATH STRANDING (Christi90)
Probabilmente qualche posizione più giù rispetto a quello che si potrebbe pensare. Kojima ha creato un genere, cinegaming o quello che sia, ne abbiamo parlato abbondantemente nel nostro podcast. Il gameplay è innovativo, forse fin troppo, e non è per tutti. Dal punto di vista tecnico quasi inattaccabile, narrativa e level design è di altissimo livello. Piccole pecche, ma non è questa la sede in cui ne discuteremo. Vale comunque la top 10.
- DISCO ELYSIUM (Ludok)
Titolo chiacchierato, già parlato precedentemente. Recuperatelo, uno di quei titoli che non va giocato, ma pensato. Non è da partita veloce. Ci vuole pazienza, tollerabilità. Non è per tutti e non è localizzato italiano.
- DARK SOULS (Christi90)
Il primo Dark Souls, per PlayStation3, credo sia stato il Souls che ha segnato il genere. Per quanto il terzo capitolo sia stupendo tecnicamente, non è riuscito a ripetere la grandiosità del primo Dark souls. Boss fantastici, Lore meravigliosa, per quanto comprensibile. Anche la remastered non è male, nonostante qualche difetto di saturazione.
- THE LAST OF US (Ludok)
Premiato un po’ di più, perché contestualizzato rispetto all’epoca. Fare una top 10 a fine decennio ha senso, ma non bisogna dimenticare i titoli della prima parte della decade. Sotto tutti i punti di vista TLOU resta uno dei titoli più importanti degli ultimi anni.
- METAL GEAR SOLID V THE PHANTOM PAIN (Christi90)
Per alcuni potrebbe essere nella flop, ma per me assolutamente top. The Phantom Pain ha probabilmente uno dei gameplay più belli e completi di sempre, uniti ad una grafica pazzesca e ad una trama che seppur con limiti, chiude alla perfezione il cerchio o meglio riesce a spiegare molte dinamiche della saga.
- BLOODBORNE (Ludok)
Tra tutti del genere è il titolo che più mi è piaciuto e ad impatto è quello che ricordo con più piacere, non essendo comunque un genere che amo particolarmente. Sono sicuro che ne parlerà meglio Christi più avanti.
- PERSONA 5 (Christi90)
È un titolo che non tutti possono apprezzare. Parte in un certo modo, con certe dinamiche e una trama magari anche semplice, ma poi cresce in modo esponenziale, sfociando in qualcosa di sensazionale. A parte l’immersione totale nella vita reale, attività, stringere legami, real living simulator a tutti gli effetti, resta un JRPG vecchio stile con belle particolarità. Ci ho passato sopra circa 150 ore, finito due volte e a breve con la Royal Edition localizzata in italiano spero che i tanti che non lo hanno preso per la lingua possano goderselo.
- RESIDENT EVIL 7 (Ludok)
Voluto premiare di più perché dopo la delusione dei precedenti, il VII è stata un’illuminazione che mi ha ridato speranza.
6. UNCHARTED 4 (Christi90)
Premessa: in una mia vita precedente dove facevo il recensore gli ho dato un 10, cosi come al gioco successivo in quinta posizione. E sorprendentemente non l’ho dato a quello che oggi ho scelto come primo. Questo a spiegare come la recensione spesso è il voto di un momento, non bisogna farsi influenzare da essere ed è la rendita sul lungo periodo quello che conta di un titolo. Uncharted 4 è la degna conclusione della saga, bellissima storia, anche se criticato da alcuni. E non dimentichiamo che nel decennio rientra anche il 3 da segnalare.
- NIER: AUTOMATA (Ludok)
Titolo che va capito, amato. E non dico nient’altro perché ne parleremo a breve. Ricordiamo anche qui NieR per old gen uno dei giochi comunque più influenti del decennio.
- THE LEGEND OF ZELDA (Christi90)
Altro mio 10, scelto quinta posizione perché reputo che ci siano stati titoli più influenti, ma bisogna dare meriti a Nintendo che è riuscita a rinnovare un genere, creando un’opera intima, con tanti momenti in solitaria e che ha ufficialmente introdotto Switch, avendo quindi doppiamente segnato la casa di Kyoto.
- RED DEAD REDEMPTION 2 (Ludok)
Lungi dal definirlo un flop. Però nella sua totalità, complessità, meraviglia grafica e non solo, è capace di essere dispersivo, avendo tanti riempitivi. Rientra sicuramente nella top 20 della generazione e nel decennio, ma non nella top 3.
- SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE (Christi90)
Probabilmente avrebbe meritato una posizione in più, ma non sono riuscito a far scendere gli altri titoli dal podio. Questo titolo cambia la concezione di sfida del videogiocatore, la setta ad un livello successivo e difficilmente visto. Curva di apprendimento elevatissima, ogni boss è una nuova scoperta, meravigliosa rappresentazione del Giappone di epoca Edo. Opera totale che va ammirata.
- GOD OF WAR (Ludok)
Ottimo titolo, bellissima storia, poche boss fight, ma ottime basi per una nuova saga. Hanno saputo stravolgere la trama, modificare il gameplay. Il prossimo God of War potrebbe davvero essere uno dei migliori titoli.
- BLOODBORNE (Christi90)
C’è poco da fare. La miglior opera di Miyazaki, quella che sicuramente preferisco a livello di ambientazione, lore, gameplay. Quest’ultimo secondo probabilmente soltanto a Sekiro, ma nel complesso è la miglior esclusiva PS4.
- THE LEGEND OF ZELDA: BREATH OF THE WILD (Ludok)
Con questo titolo si è tornati a rispecchiare la volontà di Miyamoto, ovvero quello della scoperta. Lui ha creato il brand di Zelda con questa filosofia e con questo titolo ho riscoperto lo stesso piacere e la voglia di giocare dei primi titoli. Hanno saputo creare un mondo di gioco esplorabile sin da subito dove l’esplorazione è sempre premiata, dalla scalata di una montagna al lanciare una freccia nell’acqua mentre cade un fulmine, le combinazioni della cucina. Capolavoro. E con i DLC hanno aumentato la longevità e aspetti del gioco assenti nelle prime battute.
- NIER: AUTOMATA (Christi90)
Io ho deciso di dargli il podio, perché lo dico sempre che è un gioco che mi ha cambiato profondamente nell’approccio con i vari titoli, mi ha trasmesso dei valori, mi ha emozionato. È stato fatto un lavoro grandissimo con un budget ridotto ed è uscita fuori un’opera di valore assoluto, dando onore a Yoko Taro che è diventato uno degli autori più apprezzati. Il bellissimo messaggio o scelta che spiazza il videogiocatore nel Ffnale e la trovo poi una di quelle cose che davvero fanno riflettere.
- DEATH STRANDING (Ludok)
Non è da prima posizione, però merita il podio. È un’ottima opera videoludica, un cinegame dove puoi tranquillamente cercare su YouTube le scene da cui ne verrebbe fuori un film o forse una serie tv. Forse è proprio questo il motivo della non prima posizione, difficile da digerire per alcuni, non è per tutti.
- THE WITCHER 3: WILD HUNT (Christi90 e Ludok)
C: io ancora non vedo la serie tv e non è una scelta influenzata da ciò. Personalmente l’ho scelto perché è un gioco completo. Secondarie meravigliose, grafica pazzesca, trama grandiosa, soprattutto se avete giocato i primi due titoli e anche se non li avete giocati. Gameplay immersivo, in parte innovativo. È sicuramente il gioco di questo decennio che ricordo con più piacere e che consiglio quasi sempre. Mi è piaciuto cosi tanto che sono certo che qualsiasi videogiocatore lo possa apprezzare.
L: che dire, lo sto giocando anche su Switch e mi meraviglio ogni volta. È vero, ci sono cali di frame, probabilmente dettati dal limite della macchina, ma è un titolo che ha una potenza mediatica, e non solo, immensa.
C: Non solo, anche i DLC in particolar modo Blood&Wine è probabilmente una delle espansioni più belle di sempre. E ancora, tutti i bug che affliggevano il titolo al lancio sono stati costantemente corretti dagli sviluppatori grazie ad un supporto costante. CD Prokect RED è sicuramente la regina di questo decennio.
E con questo siamo giunti al termine anche della Top 20 del decennio 2010-2019. Come sempre attendiamo le vostre numerose reazioni e vi aspettiamo sul The Twin Snakes Podcast.