Il 2020 non rimarrà certo negli annali come un anno da ricordare. È stato molto sfortunato da molteplici punti di vista. Se pensiamo che era iniziato con l’OMS che aveva ufficialmente riconosciuto il Game Disorder, per poi addirittura fare un passo indietro e ammettere che i videogames in questa pandemia hanno aiutato un sacco di persone a staccare da una realtà brutale e anche solo per qualche ora riuscire farle immergere nel miglior posto di tutti, quello virtuale, dove ancora possiamo essere liberi. L’industria videoludica ha quindi continuato a macinare, seppur con ritmi blandi cui ha influito non solo il covid, ma anche la transizione alla nuova generazione. Nonostante ciò siamo riusciti a tirare fuori una Top Hunters’ 2020 con i dieci migliori titoli, senza omettere qualche colpo di scena.
- Crash Bandicoot 4 It’s About Time
Dopo la trilogia condita anche dal remake di CTR, Activision ha dovuto raccogliere l’enorme eredità lasciata da Naughty Dog. Dobbiamo ammettere che il titolo regge alla grandissima il paragone con il passato, anzi, per certi versi è in grado di superare anche dei mostri sacri come Warped. I platform sono ormai diventati una rarità e questo Crash si impone sicuramente come uno dei maggiori esponenti del genere in questo momento.
- Nioh 2
Ammettiamo che questo titolo ci impressionò già dalla beta della Gamesweek. Lasciato in sordina per buona parte del 2020 causa altri titoli da giocare, si è rivelato essere una fantastica scoperta. Orfani di Sekiro, pensavamo di trovarci di fronte a un prodotto simile, almeno nei contenuti. Invece Nioh 2 è in grado di distaccarsi totalmente dal genere e creare delle emozioni piuttosto originali. Naturale evoluzione del suo predecessore, seppur con qualcosina da ottimizzare è sicuramente uno di quei titoli che non bisogna lasciarsi scappare.
- Resident Evil 3 Remake
Ne abbiamo sentite a pacchi. Dura poco, hanno tagliato delle parti, è noioso, mancano gli indovinelli, è un’americanata. La realtà dei fatti è che sia da un punto di vista di gameplay che grafico si presenta molto meglio del suo predecessore. Pur essendo il titolo più debole della trilogia è comunque in grado di tirare fuori cose ottime. Boss fight mai banali. E poi c’è sempre Jill in HD.
- Ori and the Will of Wisp
Sicuramente avrebbe meritato qualche posizione in più, ma purtroppo si deve accontentare “solo” di questa top. Anche in questo caso, come tutti i giochi finora citati, Ori aveva il compito di migliorare quanto visto in Blind Forest. Un titolo simile avrebbe potuto creare un senso di ripetitività. E invece il team Moon Studios è stato in grado di reinventarsi e creare un metroidvania a tutti gli effetti che riesce a convincere anche i più scettici con elementi che lo rendono unico.
- Demon’s Souls
Anche qui voliamo basso, purtroppo, ma ciò che viene dopo merita qualche elogio in più. Blue Point ha ricreato quasi da zero un titolo che ha segnato una generazione. Si è ritrovata l’ingrato compito di sostenere le vendite di PlayStation 5 con un gioco che altrimenti sarebbe stato di nicchia. Eppure è riuscita a tener botta egregiamente, regalandoci un titolo che in doppia via ci introduce nella nuova gen con il gusto che solo i Soulslike sono in grado di offrire.
- Hades
Anche in questo caso la posizione non è generosa. Hades è stato acclamato da molti come il vero Game of the Year 2020 e ci sentiamo di dire che non possiamo biasimare i nostri colleghi. L’idea di gioco messa in piedi da Supergiant è semplicemente geniale. Il gioco è una continua evoluzione ed è sicuramente uno dei migliori indie mai visti oggi. La speranza è che presto possa sbarcare su tutte le console in modo tale che tutti possano assaporarne l’originalità.
- The Last of Us Parte II
Già li sentiamo gli insulti social dei fan più accaniti. La verità è che il nostro rapporto con TLOU2 è stato controverso. Capolavoro indiscutibile. Uno dei migliori giochi di Naughty Dog. Malgrado ciò, se giocato in rapida successione con il suo predecessore, non riesce a ripetersi in certi frangenti. La troppa longevità per il genere e la seconda parte debole in alcuni punti della trama, unita a degli aspetti secondari non adeguatamente sviluppati hanno fatto si che il titolo di Druckmann fosse giù dal nostro podio.
- Cyberpunk 2077
Medaglia di bronzo per uno dei titolo più controversi della storia dei videogames. Purtroppo al giorno d’oggi vanno fin troppo di moda le shitstorm. Il pubblico dei social con la sua idiozia è in grado di creare dei mostri, come in questo caso. La verità dei fatti è che non solo Night City è una città meravigliosa da vivere, ma tutto il titolo lo si vive con un ritmo elevato. La trama principale e alcune secondarie, unite ad un gameplay che permette molteplici approcci, rendono il titolo sicuramente uno dei migliori del 2020. Ci sono dei bug e le versioni old gen non sono all’altezza, ma una volta arrivati i DLC e le patch per next gen siamo certi che tutti dovranno soltanto sciacquarsi la bocca quando nomineranno il titolo di CD Projekt Red.
- Persona 5 Royal
Si, noi amiamo Atlus. E, si, noi amiamo Persona 5. Se questa versione Royal in italiano fosse stata disponibile al lancio siamo certi che in questo momento staremmo parlando soltanto della versione definitiva di un pregresso GOTY. Era difficile rinnovarsi e il pericolo di riportare alla luce un titolo “vecchio” di due anni cadendo nella monotonia, dato soprattutto il genere JRPG/Simulatore di vita, era molto alto. Invece P5R riesce ad essere un titolo meraviglioso, unico e in grado anche di rinnovarsi con nuovi dialoghi, personaggi, nemici e dettagli unici della storia. Chapeau.
- Final Fantasy VII Remake
È l’anno dei Remake. È l’anno dei sequel. È l’anno di Final Fantasy. Inutile girarci intorno, sarà anche solo una parte della mastodontica opera originale, ma Square Enix con FFVII Remake è stato in grado di proporre uno degli Action RPG migliori degli ultimi anni, forse del decennio. Modernizzare un sistema di combattimento e grading di oltre vent’anni non è stata un’impresa semplice. Ma non solo. Il titolo è stato adattato anche ai tempi correnti e ottimizzato sotto molti punti di vista. I puristi non apprezzeranno anche la revisione della sceneggiatura. Noi ci sentiamo di dire che se questo è il prologo, tutto quello che verrà dopo non potrà che essere migliore.
Purtroppo come in tutte le top sono rimasti fuori titoli quali Ghost of Tsushima, Animal Crossing, Doom Eternal, Half Life Alyx che in condizioni basali sicuramente avrebbero comunque meritato qualche elogio. In ogni caso, restate sintonizzati, perché come sempre dopo la Top c’è sempre la Flop!