Come già anticipato nell’episodio 012 del nostro The Twin Snakes Podcast, disponibile su Spotify, iTunes e Spreaker, non ho grossi problemi nel preferire al day one Xbox Series X o PlayStation5 in quanto saranno con molta probabilità entrambe sulla mia scrivania, disponibilità delle scorte permettendo. Non nego che la scorsa generazione partii con il favore della console di casa Microsoft, che ha dominato le mie preferenze nella prima metà, venendo scalfita da Nintendo Switch prima e PlayStation4 poi, con relativo upgrade a Pro nel corso degli anni. Ad oggi, quando si è praticamente a un mese esatto dall’ingresso in quella che sarà la nona generazione di console, universalmente si deve riconoscere la superiorità di Sony, capace di correggere il tiro dopo il mezzo passo falso della settima generazione. Purtroppo tutto quello su cui ci possiamo basare ad oggi sono speculazioni, video sui social, opinioni di persone che hanno fatto letteralmente a pezzi le console, nonché articoli di approfondimento sull’hardware, mentre lato software c’è ancora quel muro di nebbia che potremo attraversare solo tra qualche settimana. E torniamo alla provocazione iniziale, sperando che i più leggano qualcosa non fermandosi al titolo: perché Series X partirà con un leggero vantaggio su PlayStation5? Scopriamolo in questa nuova rubrica, Christi Road.
Perché comprare una console in questo momento storico quando Microsoft ti sta vendendo il Game Pass e, quindi, è stato deciso di puntare tutto su di un servizio che includerà anche le esclusive al lancio? Xbox Series X o Series S non sono più la console da avere a tutti i costi, ma diventano il mezzo economico per raggiungere più facilmente ciò che Microsoft ti sta proponendo. Non tutti, purtroppo, sono in grado di sostenere la spesa di un PC Gaming che a parità di caratteristiche verrebbe a costare quasi quattro volte il prezzo proposto. Ovviamente, i fieri possessori di tali macchine possono in scioltezza acquistare il solo Game Pass Ultimate e godersi il servizio comodamente dai loro dispositivi. Pertanto l’acquisto di Xbox non è più imprescindibile, ma mirato unicamente a coloro che non vogliono o possono spendere determinate cifre o, molto semplicemente, preferiscono la classica console da salotto.
Questa innovazione proposta da Microsoft, pertanto, si rileva veramente innovativa se è riuscita a scalfire le certezze di un collezionista ossessivo-compulsivo come me che riflettendo sul servizio ha avvertito per la prima volta la necessità di mettersi al passo con i tempi e di accettare il reale vantaggio di tale compromesso, pur ripromettendomi di cedere a qualche tentazione retail dei titoli che veramente amo o amerò. E poi, essendo sempre a favore dei perdenti, non mi dispiace che Sony abbia una rivale che finalmente sia in grado di dare fastidio e creare una reale concorrenza in grado di giocare bene le proprie carte e non faccia dormire sugli allori i nostri amici del Sol Levante, stimolando quindi la competitività e facendo alzare la qualità di ciò che viene proposto al pubblico. Senza considerare che è già stato annunciato, ripeto, che le esclusive di Microsoft, comprese quelle degli Studios recentemente acquistati come Bethesda, saranno disponibili al day one sul Game Pass, proponendosi, quindi, di diventare realmente la Netflix videoludica.
Da un punto di vista dei prezzi, Microsoft offre Xbox Series S al prezzo di 299€, considerando la retrocompatibilità totale e la non necessità di possedere Xbox One, la possibilità di vendere le vecchie con una buona quotazione nelle principali catene o privatamente rendono l’ingresso nella nuova gen ghiotto, seppur con una potenza castrata rispetto a Series X, ma con un hardware di tutto rispetto, e con l’assenza del supporto fisico, il che rende assolutamente l’idea di ciò che abbiamo detto precedentemente, ovvero Microsoft con un minimo guadagno offre all’utente il mezzo per sfruttare a pieno il Game Pass. La controparte Sony risponde con la doppia versione disco e all digital, venduta al prezzo di 399€. In questo caso, pur avendo la stessa potenza della controparte, la All Digital perde anche la possibilità di retrocompatibilità fisica, salvata in calcio d’angolo dal PS Plus Collection, che racchiude i titoli di maggior spicco della passata gen. Tutto questo, tuttavia, secondo rumors preannuncia un aumento di prezzi degli abbonamenti di Sony.
Il rovescio della medaglia, come gli arbori di ogni gen, è sicuramente il parco titoli non vasto, almeno all’inizio. Sony ha mostrato i muscoli con Demon’s Souls e Spider-Man Miles Morales, ma è abbastanza preoccupante il vuoto che vi sarà successivamente. E poi bisognerà anche valutare la scelta impopolare di Sony di aumentare i prezzi delle esclusive a 80€. Dal canto suo Microsoft ha imposto la scelta impopolare di non puntare su esclusive al lancio, ma si è proposta come obiettivo unico, ripetiamo per l’ennesima volta, quello di vendere il Game Pass per fornire una libreria di videogames, tra cui svariati multipiattaforma, da utilizzare al massimo delle potenzialità e ha fornito una vasta lista di titoli che verranno rilasciato nel periodo successivo all’uscita. In questi termini, seppur Sony possa essere leggermente favorita, è anche vero che in termini di programmazione realmente non sappiamo quale sarà il nostro utilizzo delle console nei messi successivi al lancio. E qui non possiamo che lodare la terza incomoda, Nintendo, che all’uscita di Switch programmò in maniera eccelsa il primo anno (e non solo) di vita della console fornendo esclusive a ripetizione e non lasciando periodi vuoti.
E quindi ancora una volta la retrocompatibilità è quello che salva ci in calcio d’angolo. Tanto acclamata dai fan di Sony, troppo fornita dalla Microsoft. L’amaro in bocca, se vogliamo cadere nel romantico, è che l’uscita serrata di upgrade forniscono poco attaccamento alle console. Ancora ricordo lo strazio nel vendere la mia PSOne per passare a PlayStation2. Ancora oggi custodisco gelosamente console con cui sono cresciuto. Oggi invece vengono date in pasto ai vari negozi come mangime per gli uccelli. Il tutto per avere ottimi sconti e non perdere il legame con la generazione precedente. Mossa assolutamente vincente da un punto di vista di marketing. Digressione a parte, capitolo retrocompatibilità tra le due è pari e patta.
Personalmente non ho una grandissima smania di possedere entrambe le console al day one. Sicuramente Xbox Series X attrae molto e a pelle trasmette la sensazione di essere la vera console che permetterà l’ingresso nella nona generazione. Ma non posso che andarci con i piedi di piombo e ricordarmi ancora quanto mi abbia bruciato l’investimento di forze ed energie fatto per Xbox One la scorsa generazione. Dubbi anche sulla reale disponibilità delle console al lancio. Anche qui c’è voglia di far crescere hype. Ma il dubbio è che in casa Sony ci sia ancora la voglia di limare i dettagli a cosi poco tempo dall’uscita della console. Sicuramente le ultime uscite hanno mostrato una Microsoft con idee chiare e precise, mentre Sony un po’ travolta dalla competitività inattesa mostrata dalla controparte.
Ed è qui che sorge un po’ il dubbio che l’azienda di Minato stia pian piando prendendo la strada di Nintendo, ovvero quello di creare un merchandising solido basato sulle esclusive con un zoccolo duro di fan base e la voglia di non mettersi attualmente al passo con una rivale che distribuisce un servizio economico con un parco titoli vasto e, almeno sulla carta, la miglior esperienza possibile, anche se poi lo sviluppo di un gioco è software house dipendente e non è detto che sia ottimizzato meglio sulla console più potente. Bisogna però ammettere che Sony raramente ha coccolato la propria utenza, che, anzi, spesso è stata costretta ad adattarsi pur di godersi i propri titoli preferiti su PlayStation.
Volutamente nell’articolo tralasciate tutte le prove e indiscrezioni ormai disponibili ovunque online. Velocità di accensione, caricamenti dei giochi, grafica, rumorosità, surriscaldamento, SSD, raffreddamento a metallo liquido. Soltanto quando avremo le console e le metteremo davvero sotto stress riusciremo a comprendere i reali pregi e limiti delle stesse. Ognuno almeno inizialmente sceglierà in base alle esclusive o alla fan base di appartenenza. In questa gen mi sbilancio e dico che, pur prendendole entrambe, utilizzerò Xbox Series X come console principale anche per i multipiatta, relegando PlayStation5 a console di accompagnamento per le esclusive, sperando di non rimanerci scottato come la scorsa gen.